Il naufrago e il mare di Esopo

Scritto da Amareilmare.it on . Postato in Racconti di mare

notte-buia-tempestosa-700-250



Il naufrago e il mare di Esopo

 


Un naufrago, gettato a riva dalle onde, dormiva sfinito dalla stanchezza; ma dopo un po' di tempo, levatosi in piedi, come vide il mare, cominciò a rimproverarlo, poiché esso allettava con la sua gentilezza d'aspetto gli uomini, per poi, dopo averli accolti nelle sue acque, diventare selvaggio e farli perire. E il mare, presa forma di donna, gli disse: "Senti, amico, non devi rimproverare me, ma i venti: infatti, io per natura sono come mi vedi, ma essi mi assalgono all'improvviso e mi rendono tempestoso e selvaggio”.

(da "Favole" di Esopo, favola n. 245)